Trasmettere al mondo il fuoco della

 Divina Misericordia

 

 

L'immagine del " Gesù Misericordioso" entri nella tua casa

 

Il Santo padre durante la consacrazione del Santuario di Lagienwniki (Cracovia) alla Divina Misericordia

Nel febbraio 1931 Gesù apparve a Suor Faustina Kowalska, ora Santa. Le apparve nell'abito bianco della sua Resurrezione, con due raggi, uno chiaro e l'altro rosso, a ricordare l'acqua o il sangue usciti dal suo cuore sulla croce, come simbolo della grazia e del perdono donatici con la Redenzione. "Chi venera questo quadro non andrà perduto; lo difenderò nell’ora della morte”, ha detto Gesù alla Santa, aggiungendo: "Offro all’umanità un recipiente, con cui attingere alla fonte della mia Misericordia”.

Il Sommo Pontefice animato da ardente desiderio di favorire al massimo nel popolo cristiano una più grande attenzione verso la Divina Misericordia, ha arricchito di indulgenze questa immagine.

 

L'intervento della Divina Misericordia è prezioso per salvaguardare e proteggere la famiglia, dalle insidie di un consumismo esasperato e privo di valori cristiani. Distrutta la famiglia resta il vuoto. E’ proprio all’interno della famiglia che si fornisce l'aiuto necessario ai giovani per il trionfo del bene sul male. Perciò affidiamo a Gesù Misericordioso le nostre famiglie, ove purtroppo gli oggetti di pietà vanno scomparendo, mentre prendono il loro posto immagini e l'uso esagerato e invadente della televisione.

Gesù Misericordioso può portare pace e armonia all'interno di tante famiglie e quindi contribuire a costruire una patria migliore, perché Lui sa meglio di qualunque politico o amministratore come risolvere i grandi problemi della nostra società.

 

Coroncina della Divina Misericordia

 

Dettata da Gesù alla Santa Faustina Kowalska a Vilnius nell'anno 1935. Gesù ha mostrato il valore o l'efficacia di questa preghiera assieme alle promesse ad essa legate.

Ecco come recitare la coroncina della divina Misericordia.

Usando una comune corona del Santo Rosario. Comincia con il:

Padre Nostro

Ave Maria

Credo

Sui grani del Padre Nostro si recita la seguente preghiera:

" Eterno padre. Ti offro il Corpo e il Sangue, l'anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero".

Sui grani dell'Ave Maria si recita la seguente preghiera:

"Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero",

Al termine di tutto si prega tre volte:

"Santo Dio, Santo Forte, Santo immortale,abbi pietà di noi e del mondo intero".

 

• In questa preghiera offriamo a Dio Padre "il Corpo e il Sangue, l'anima e la Divinità" di Gesù Cristo e ci uniamo al suo sacrificio sulla croce por la salvezza del mondo intero. Offrendo a Dio Padre il suo Figlio Prediletto usiamo il più potente argomento per poter essere esauditi. Imploriamo la misericordia per noi e per il mondo intero. L’espressione "noi" intendo colui che recita la Coroncina e tutti quelli per i quali vuole pregare. Invece l'espressione "mondo intero" intendo tutti gli uomini viventi sulla terra ed anche le anime del purgatorio. Pregando con le parole della Coroncina compiamo un atto d'amore fraterno che, accanto alla fiducia, costituisce condizione indispensabile per ottenere le grazie.

• Gesù Cristo ha promesso che, "per la recita di questa Coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno, se questo sarà conforme alla volontà di Dio".

• Le promesse concrete si riferiscono all'ora della morte e cioè alla grazia di poter morire serenamente in pace. La possono implorare non solo le persone che hanno recitato con fiducia e  perseveranza la Coroncina, ma anche i moribondi accanto ai quali essa verrà recitata. Gesù Cristo ha raccomandalo ai sacerdoti di consigliare  la Coroncina ai peccatori come ultima tavola di salvezza; promettendo che "anche se si trattasse del peccatore più incallito, se recita questa Coroncina una volta sola, otterrà la grazia della mia infinita misericordia" (263).

• Il testo della Coroncina, l' atteggiamento di abbandono alla volontà di Dio e di affidamento alla sua Misericordia, con cui bisogna recitarla, fanno diventare questo atto di devozione uno dei modi per imitare la preghiera di Cristo. Sono anche un modo di compartecipare alla missione salvifica del Figlio di Dio, mandato non “per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui”(Gv 3,17).

 

Gesù misericordioso

E. Kazimirowski,1934

Il Cuore del Padre

 

Il Cuore di Dio Padre e la fonte dell'Amore! Il Padre crea per mezzo del Figlio nello Spirito

Santo, prende l’iniziativa per comunicare qualcosa dall’Essere e delle Perfezioni della Natura Divina alle creature che fa emergere dal niente.

Il Padre è all’origine della Rivelazione e dell’Incarnazione. Ad incarnarsi, a farsi uomo e il Figlio e soltanto il Figlio: ma a mandarlo, a donarlo agli uomini è il Padre. " Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la Vita Eterna” (Gv 3,16).

 

Il Padre è all’origine della nostra redenzione per mezzo della morte e della risurrezione di Gesù Cristo. “ Il padre non ha risparmiato il proprio Figlio ma lo ha dato per tutti noi” (Cf Rm 8,32)

Dio, Padre come Creatore, nel Cristo morto e risorto ci è Padre nella maniera più intima e trasformante, ci dona il suo Spirito, ci eleva all’altezza della Sua Vita, ci rende partecipi della Sua Natura, ci dichiara, come figli, eredi del Suo Regno, ci inserisce nei rapporti personali della Famiglia trinitaria. “Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!”(1 Gv 3,1).

 

Sr. Faustina Kowalska

(1905-1938)

“ Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Figlio suo che grida: Abbà (= Papà – Babbo), Padre!” (Gal 4,6). Tutto abbiamo ricevuto dal Padre per mezzo del Figlio nello Spirito.

Nelle parole di Gesù è il Padre che parla, nelle sue opere è il Padre che opera. Promette l’Eucaristia, il supremo dono di Se stesso, ma è sempre il padre il principio del dono. Il padre è il protagonista di tutto ciò che Gesù compie e dice, il Padre è nel Figlio, come il Figlio è nel Padre (cf Gv 10,37-38), per cui il Signore con tutta verità può assicurare. “ Chi vede Me, vede Colui che mi ha mandato” (Gv12,45).

 

Fonte: SacroCuore/gennaio 2003

 

Suor Faustina Kowalska

 

Un Santo per Amico