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Vive
ed opera
nel mondo, ma non appartiene
al mondo. È
figlio di
uomini, ma
ha l'autorità di
renderli figli di Dio. È povero, ma
ha il potere di comunicare ai fratelli ricchezze infinite. È debole, ma
rende forti i deboli col pane della vita. È servitore, ma
davanti a lui si
inginocchiano gli Angeli. È
mortale, ma
ha il compito di
trasmettere l'immortalità. Cammina sulla terra, ma i suoi occhi
sono rivolti al cielo. Collabora al benessere degli uomini, ma
non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso. |
Può fare cose che
neppure Maria e gli Angeli possono compiere: celebra
la S. Messa e perdona i peccati. Quando
celebra ci
sovrasta di qualche gradino, ma la sua azione tocca il cielo. Quando assolve rivela
la potenza di Dio che perdona i peccati e ridona la vita. Quando insegna propone
la parola di Gesù: "Io
sono la Via, la Verità e la Vita". Quando
prega per noi Il Signore lo ascolta, perché
lo ha costituito "Pontefice", cioè ponte di
collegamento fra Dio e i fratelli. Quando lo accogliamo Diventa l'amico più sincero e fedele. |
E’
l'uomo più amato e più incompreso; il
più cercato e il più rifiutato. E’
la persona più criticata, perché
deve confermare con il suo esempio l'autenticità del
messaggio. E'
il fratello universale, il cui mandato è solo
quello di servire, senza nulla pretendere. Se è santo, lo ignoriamo; se è mediocre, lo
disprezziamo. Se è generoso, lo sfruttiamo; se è "interessato",
lo critichiamo. Se
siamo nel bisogno, lo assilliamo; se
vengono meno le necessità, lo
dimentichiamo. E
solo quando ci sarà sottratto comprenderemo quanto
ci fosse indispensabile e caro. |